A. Articoni & A. Cagnolati (a cura di), Le metamorfosi della fiaba, TAB, Roma, 2020
Sopravvissute per millenni, tramandate e raccontate di generazione in generazione, travalicando lo spazio e il tempo in cui erano sorte, le fiabe hanno viaggiato e superato confini ovunque vi fossero comunità predisposte ad ascoltarle e ad accettarne empaticamente il significato più riposto e profondo.
Attraverso la forma fantastica tali narrazioni hanno distillato e veicolato un’arcaica sapienza che appare come il frutto consequenziale delle esperienze praticate dall’umanità nel suo complesso articolarsi per sopravvivere: uomini e donne di tutti i tempi hanno trovato risposte ai propri dubbi, interrogativi e problemi che da secoli attanagliavano i loro destini e ai quali era d’uopo trovare soluzioni ariose, creative e avventurose, mostrando al contempo nella loro pervicace totalità l’ampia tavolozza delle condizioni e delle vicende umane.
Le nostre autrici e i nostri autori scandagliano questo mondo, muovendo da alcune riflessioni sull’origine della fiaba, sulle sue interpretazioni, le sue trasformazioni, le sue inaspettate metamorfosi, creando un prisma sfaccettato e poliedrico: smarrirsi, ritrovarsi, avventurarsi, incontrare, immaginare, scoprire, creare, sono alcuni dei verbi che ritroviamo nei loro interessanti e a tratti sorprendenti scritti.